In economia internazionale, di grande importanza è la teoria di Robert Mundell che identifica il concetto di area valutaria ottimale.
Un’area valutaria ottimale è caratterizzata da:
- Mercati dei fattori di produzione ben integrati fra loro;
- Shock economici che colpiscono ciascun paese in maniera simmetrica;
- Sistemi fiscali ben integrati fra loro.
Gli Stati Uniti ne sono un esempio
Lavoro e capitale fisico sono mobili da uno stato all’altro, i sistemi fiscali sono ben integrati e recessione e ripresa tendono a colpire in modo simmetrico ogni regione.
Ciò non si può dire nel caso dell’Unione Europea.
Lavoro e capitale fisico non sono mobili, il bilancio dell’UE è modesto rispetto alle economie dei singoli paesi, simbolo di una bassa integrazione fiscale e i cicli economici sono asimmetrici, inasprendo le disparità.
Ecco 4 soluzioni alla recessione:
- Diminuzione dei salari, con un aumento della domanda di lavoro;
- Mobilità del lavoro in uscita da zone con alto tasso di disoccupazione;
- Politica monetaria espansiva;
- Politica fiscale espansiva.
Alcuni economisti ritengono l’adozione e l’uso di una moneta senza l’autorità fiscale come una perdita di “sovranità monetaria“, impedendo uno stimolo fiscale con spesa in deficit.
Sarebbe quindi necessario discutere di una maggiore integrazione fra i paesi europei al fine di raggiungere una vera Unione monetaria europea.
Che non sia forse tempo degli Stati Uniti d’Europa?
Domich Guaddah