Alle 3 del mattino di domenica 30 ottobre la lancetta dell’orologio è stata spostata un’ora indietro e, come accade ogni anno dal 1966, l’ora legale è andata via ed è tornata l’ora solare. L’ora solare è un retaggio della società contadina. Aveva più senso avere la luce alle 5 del mattino piuttosto che alle 5 di sera. Ora i tempi sono cambiati, con l’ora legale si risparmia, e molti chiedono che l’ora legale resti tutto l’anno.
L’adozione dell’ora legale tutto l’anno eviterebbe lo stress da cambiamento legato alla luce. Il principale sincronizzatore naturale di tutti i processi dell’organismo. Si manifesta nelle persone con un malessere fisico e psichico (una sorta di mini jet-leg).
Garantirebbe inoltre un’ora di luce solare in più al giorno, nelle ore di “maggiore attività”. Con consistenti vantaggi in termini di risparmio energetico e minori emissioni di CO2.
Secondo i dati diffusi da Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, nei 7 mesi di ora legale il sistema elettrico italiano ha beneficiato di minori consumi per 420 milioni di kWh. Pari al valore di fabbisogno medio annuo di circa 150 mila famiglie. Facendo risparmiare circa €190 milioni.
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Quest’anno con l’inflazione che sfiora il 12% e la forte accelerazione dei prezzi energetici, secondo uno ricerca del Centro Studi di Conflavoro Pmi, mantenendo l’ora legale si potrebbero risparmiare fino a 2,7 miliardi di euro.
Ricadute positive si avrebbero anche in termini di sostenibilità ambientale. Il minor consumo elettrico consentirebbe all’Italia di evitare emissioni di CO2 in atmosfera per circa 200 mila tonnellate.
Per questa ragione, la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) e Consumerismo No Profit in poche settimane hanno raccolto 265.000 firme per chiedere il mantenimento dell’ora legale.
Autore “Con l’ora legale si risparmia”: Carmelo La Manna