Il Mercato dei Limoni è il titolo del paper con il quale George A. Akerlof si è aggiudicato il Premio Nobel nel 2001.
Il Paper descrive per la prima volta una situazione in cui l’asimmetria informativa (tra cliente e negoziante, per esempio) causa una selezione avversa, che a sua volta provoca un fallimento di mercato.
Tanti paroloni che descrivono ciò che accadde a “mio cuggino” Alberto quando stava cercando un’auto usata.
Alberto sapeva che un’auto usata del suo modello preferito, in ottime condizioni poteva costare ben 20.000 Euro, mentre un “bidone” dello stesso modello arrivava a costarne circa la metà, 10.000 Euro.
Nel mercato dei limoni, come spesso accade nella realtà, solo il rivenditore conosce il valore reale della propria auto (asimmetria informativa). Perciò mio cugino, non essendo un grande intenditore di motori, decise di spendere circa 15.000 Euro, per fare un buon affare e portarsi a casa l’auto dei suoi sogni in condizioni discrete.
Assumiamo che tutti si comportino come il mio caro cugino Alberto. Questo porterà coloro che possiedono un usato in ottime condizioni a non voler più vendere la propria auto e a ritirarsi dal mercato (selezione avversa).
Adesso, le migliori auto in commercio varranno 15.000 Euro, e mio cugino Alberto, sempre a caccia di un buon affare, sarà disposto a pagare solo 12.500 euro, ovvero una media tra il valore delle auto in ottime condizioni e quello dei bidoni. Il tutto si ripete, innescando un vero e proprio circolo vizioso.
Il modello sviluppato da Akerlof, prevede che in equilibrio i rivenditori vendano solo bidoni, e gli acquirenti comprino solo quest’ultimi (fallimento di mercato).
E voi, avete mai acquistato un’ auto usata?