Il Private Equity è una forma di investimento alternativo , di medio-lungo termine, utilizzato da investitori istituzionali ed individui con un elevato patrimonio. Basti pensare che il “ticket” minimo di ingresso ad un fondo di Private Equity può variare tra 250.000 euro e 25 milioni di euro.
I fondi di Private Equity sono fondi comuni chiusi, istituiti e gestiti da società di gestione del risparmio, in Italia, o da limited partnership, all’estero. I fondi utilizzano il capitale di medio raccolto per investire in aziende ad alto potenziale di crescita, valorizzarle in un arco di tempo 5-7 anni e rivenderle generando un profitto.
Tali veicoli di investimento hanno interesse nell’acquisire un’azienda se ritengono di poter crescere il valore tramite crescita organica, ovvero facendo leva sulle risorse interne alla società stessa, oppure tramite crescita inorganica, generati mediante fusioni o acquisizioni con società esterne.
La vita di un fondo è scandita da tre fasi principali: l’attività di raccolta del capitale , di durata media pari ad un anno, l’attività di investimento , di studio del mercato ed acquisizione di quote di società target, e l’attività di disinvestimento , di cessione delle partecipazioni nelle imprese acquisite e di rimborso dei propri sottoscrittori, entrambe di durata media pari a 3-7 anni.
Le modalità di disinvestimento prevedono la cessione delle quote societarie al mercato tramite quotazione (IPO), oppure la vendita delle stesse ad un altro fondo di Private Equity, o ad un’azienda terza (M&A)
I fondi si differenziano in base alla fase dell’investimento (early stage, expansion, maturity, decline), al focus geografico, al settore e alla dimensione delle società target e all’approccio strategico.
Nel 2019, il settore italiano del Private Equity ha raccolto circa 1,5 miliardi di euro, principalmente da fondi pensione e casse di previdenza (23,6%), dal settore pubblico e fondi istituzionali (22,2%) e da investitori individuali (20,6%).
Nello stesso anno, i fondi di Private Equity italiani hanno avuto un rendimento del 21,3% (IRR lordo aggregato), attraverso 56 operazioni di disinvestimento, per un controvalore totale di 2,2 miliardi di Euro. Le operazioni più redditizie, in media, sono state caratterizzate da periodi di investimento brevi, 2 – 5 anni, e di tipo Management Buy Out (acquisizione di un’azienda da parte dei propri dirigenti).
2019 Italian Most Valuable Deal (MVD)
Settore: Industrial
Il gruppo Forgital, produttore di anelli laminati per il settore industriale ed aerospaziale, è stato ceduto al fondo di Private Equity Carlyle per un miliardo di Euro . Il Gruppo era precedentemente detenuto al 17% dal Fondo Italiano di Investimento e, per la restante parte, dalla famiglia fondatrice.
Dettagli del Gruppo Forgital 2018:
Ricavi 419,4 milioni
EBITDA 82,7 milioni
Moltiplica dell’operazione:
EV/ Ricavi 2,38x
EV/EBITDA 12,09x