Nel 1919 John Maynard Keynes partecipò alla Conferenza per la Pace di Versailles come rappresentante del tesoro britannico

Firmando i Trattati di Versailles la Germania si impegnò per 132 miliardi di marchi d’oro (6.600.000.000 di sterline).

L’economista riteneva che le ingenti riparazioni imposte alla Germania fossero fuori luogo e, anche se poste in essere, credeva non dovessero superare i 2 miliardi di sterline.

Keynes auspicava al contrario un annullamento dei debiti di guerra e un programma di credito per aiutare l’economia europea a risollevarsi prima possibile.

L’intento era quello di creare un terreno fertile per il rilancio dell’intera economia europea ma i temi prioritari furono sicurezza nazionale e riparazione dei danni.

Della delusione di tali scelte Keynes ne parlerà nel saggio “Le conseguenze economiche della pace“.

Uno degli intenti principali era sottolineare come la distruzione della Germania avrebbe potuto comportare la distruzione del meccanismo economico europeo, fatto di economie interconnesse e l’inizio di nuovi conflitti.

“Se noi miriamo deliberatamente all’impoverimento dell’Europa centrale, la vendetta, oso predire, non tarderà.

Nulla potrà allora differire per molto tempo la guerra civile finale tra le forze della reazione e le disperate convulsioni della rivoluzione, di fronte alla quale gli orrori dell’ultima guerra tedesca saranno un nonnulla».

Secondo te la Seconda Guerra Mondiale si poteva evitare?

Gianbiagio Parisi

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