Cos’è la finanza islamica? Un tipo di finanza che interpreta di stampo etico del Corano ed i suoi pilastri centrali di stampo etico del Corano. I suoi pilastri centrali consistono nel rispettare le norme della sharia.
Tre i principi capitali:
- Divieto di chiedere interessi, definiti forma di usura;
- Condivisione di rischi e profitti tra creditore e debitore;
- Obbligo di appoggiare tutte le transazioni finanziarie su di un attivo reale
Altro principio è l’obbligo dell’elemosina. Ogni anno i musulmani adulti devono fare l’elemosina tramite donazioni che sono effettuate di solito durante il periodo del Ramadan. La percentuale si aggira attorno al 2,5%.

Gli strumenti di finanza islamica si basano su due categorie di schemi contrattuali:
- Profit-Loss Sharing: prevede la condivisione del rischio tra finanziatore e finanziato;
- Non Profit-Loss Sharing: non prevede la condivisione di utili e perdite per operazione;
Alla base anche delle attività di finanziamento e investimento in ambito internazionale ci sono i contratti di “Mudarabah” e “Musharaka”.
Con il contratto di “Mudarabah” la banca apporta il capitale, l’imprenditore impiega il suo lavoro. La banca partecipa a profitti e perdite, l’imprenditore partecipa ai soli profitti, senza avere diritto alla remunerazione del proprio lavoro.
Con il contratto di “Musharaka” la banca e l’imprenditore costituiscono una società. Il secondo non apporta solo la propria capacità organizzativa, ma anche una quota di capitali, partecipando agli utili e alle perdite.
Uno strumento di finanza alternativa è il microcredito di tipo mutualistico. Un insieme di individui, versando una cifra annua, aderisce ad una cassa dalla quale ognuno può attingervi solo in caso di bisogno e dopo un certo numero di anni.
Sapevi cos’è la finanza islamica?
Dominich Guaddah