Un euro vale un dollaro: la parità tra le due valute non si vedeva da novembre 2002 (quando l’euro era stato adottato da meno di un anno). La moneta unica europea è sempre stata più forte rispetto al dollaro. Con il picco massimo raggiunto nel 2008, quando un euro valeva 1,6 dollari. Ma la parità euro-dollaro ha dei vantaggi per l’Italia?
La parità di euro e dollaro dipende da vari fattori:
- Dalla politica monetaria attuata dalla BCE e dalla FED;
- Da eventi esterni come la crisi energetica causata dalla guerra
- Dalle prospettive di crescita delle rispettive economie
Cosa succede quando una moneta si indebolisce?
Importare prodotti costa di più perché il cambio diventa sfavorevole rispetto a prima.
Facciamo un esempio:
Comprare un iPhone da 800 dollari solo un anno fa ci sarebbe costato 670 euro, oggi 800 euro (130 euro in più).
L’indebolimento dell’euro è stato interpretato dagli analisti come un segnale di pessimismo nei confronti dell’economia dell’Unione europea. Ma gli effetti di una moneta debole sono complessi da valutare e non sempre negativi.
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Se, come abbiamo detto, una moneta debole aumenta il costo delle importazioni, di contro favorisce le esportazioni. Gli esportatori infatti vedranno le proprie merci diventare più convenienti per le tasche degli acquirenti esteri.
Il settore che ne potrebbe maggiormente giovare è quello turistico. Le vacanze in Europa saranno molto più economiche per i turisti americani. In Italia, secondo gli ultimi dati, ci sarà un picco di turisti a stelle e strisce nei prossimi mesi.
Secondo te, la parità euro-dollaro ha dei grossi vantaggi per l’Italia?
Autore: Carmelo La Manna
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