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La Croazia dovrebbe diventare, il primo gennaio 2023, il ventesimo paese membro della zona euro. Favorendo un interscambio da oltre 5,6 miliardi di euro. L’interscambio commerciale con l’Italia è importante. Secondo i dati pubblicati dal Governo italiano, l’Italia ha esportato verso la Croazia nel 2021 merci per 3,58 miliardi di euro, mentre la Croazia ha esportato verso l’Italia beni per 2,08 miliardi di euro. Non si ferma quindi l’espansione della zona euro verso i paesi dell’Europa centro-orientale. Quali sono però i requisiti richiesti per entrare nell’euro?
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Vi sono quattro criteri di convergenza economica:
- Stabilità dei prezzi;
- Finanze pubbliche sane e sostenibili;
- Stabilità del tasso di cambio;
- Tassi d’interesse a lungo termine.
Il tasso d’inflazione non può essere maggiore di 1,5 punti percentuali rispetto al tasso dei tre Stati membri che hanno conseguito i migliori risultati.
Il paese inoltre non deve essere soggetto alla procedura per i disavanzi eccessivi. Dati da un disavanzo del 3% del PIL o avere un livello di debito pubblico superiore al 60% del PIL.
Il paese deve partecipare al meccanismo di cambio (ERM II). Per almeno due anni senza deviazioni di rilievo rispetto al tasso di cambio centrale dell’ERM II. E senza svalutazioni del tasso di cambio centrale bilaterale della sua moneta nei confronti dell’euro nello stesso periodo.
Il tasso d’interesse a lungo termine non deve essere maggiore di due punti percentuali rispetto al tasso dei tre Stati membri che hanno conseguito i migliori risultati in termini di stabilità dei prezzi.
Cosa ne pensi dei requisiti richiesti per entrare nell’euro?
Come valuti la scelta della Croazia di entrare nell’euro?
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