Luigi Numa Lorenzo Einaudi (1874-1961), è stato un economista, accademico, politico e giornalista italiano. Secondo Presidente della Repubblica Italiana, fu membro dell’assemblea costituente e governatore della Banca d’Italia.

Partecipò nel ’46 all’Assemblea Costitutente e diede un contributo autorevole ai lavori per la redazione della Costituzione Italiana. La sua politica economica è stata caratterizzata da una diminuzione della tassazione interna e da meno dazi doganali.

Esponente del pensiero liberista e federalista europeo, Einaudi esaltava l’individualità, la libertà d’iniziativa ed il pragmatismo.

Era convinto che il liberismo dovesse svilupparsi in tutti gli aspetti della vita politica, sociale ed economica di un uomo.

Sosteneva la meritocrazia come valore fondamentale per un’economia di mercato all’insegna dell’autorealizzazione nella consapevolezza delle proprie responsabilità.

Secondo Einaudi l’eccesso di statalismo costituiva un rischio per la collettività in quanto portatore di disinteresse nel contesto sociale ed elemento di distrazione dalle responsabilità.

Per questi motivi era un forte sostenitore del decentramento. È stato anche un europeista ante-litteram, di idee federaliste, per una politica coesa e un esercito europeo.

Tematiche ancora oggi molto attuali, così come altri concetti portanti della sua filosofia economica, a testimonianza della sua lungimiranza. Questo 30 ottobre 2021 è stato celebrato il 60esimo anniversario della sua morte.

Francesco Chimienti

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