Arriva la prima mossa della nuova maggioranza sul fisco. La Lega ha depositato un progetto di legge per alzare il tetto al contante a 10mila euro.
Il tetto al contante rappresenta il limite massimo per le transazioni con banconote imposto da un Paese. La soglia in Italia è attualmente fissata a 2mila euro.
La discussione sull’uso del contante in Italia è diventata quasi una questione ideologica. Secondo la sinistra favorisce l’evasione fiscale, mentre secondo la destra un limite, rappresenta una restrizione della libertà personale.
Alzare il tetto del contante, scrive su Facebook Matteo Salvini, è una proposta di buonsenso che porterebbe a meno burocrazia e a più libertà.
Secondo l’opposizione, invece, alzare il tetto al contante significherebbe favorire l’evasione fiscale, perché maggiori sarebbero le cifre non tracciabili che sfuggirebbero ai controlli.
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Premesso che non esistono molti studi scientifici a riguardo. Solo 12 Paesi europei, Italia compresa, hanno un limite all’utilizzo del contante…
Secondo un elaborato di Bankitalia dell’ottobre 2021 (PECUNIA OLET. CASH USAGE AND THE UNDERGROUND ECONOMY by Michele Giammatteo, Stefano Iezzi and Roberta Zizza) basato su complesse strategie econometriche:
“esiste un nesso di causalità tra utilizzo del contante e l’incidenza del nero”.
Lo studio evidenzia come un aumento della quota di transazioni in contanti determini, a parità di condizioni, un incremento dell’incidenza dell’economia sommersa.
Un solo punto percentuale di transazioni in contanti in più farebbe salire il sommerso dallo 0.8% all’1,8%.
Autore “Tetto contante 10mila euro”: Carmelo La Manna
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