Ti sei mai chiesto come abbatte i costi una compagnia low cost?

Prima facciamo un piccolo passo indietro. L’introduzione nel mercato delle compagnie low cost ha permesso a tutti “di volare” e ha mandato in crisi le compagnie aeree tradizionali.

La prima compagnia aerea low cost fu l’americana Southwest Airlines che compì il suo primo volo nel 1971.

Il 18 giugno 1971 fu avviato il servizio aereo tra Dallas, Houston e San Antonio con tre Boeing 737-200.

La base d’armamento è dal 1971 l’aeroporto Dallas Love Field.

In Europa, la prima fu invece Ryanair. La famosa compagnia irlandese venne fondata nel 1985 da Tony Ryan. Iniziò la sua attività sulla tratta che univa Waterford e London Gatwick. Con l’intenzione di inserirsi nel mercato dominato dal duopolio sui voli tra Londra e l’Irlanda, nelle mani, al tempo, di British Airways.

La filosofia di queste compagnie è quella di offrire a poco prezzo la propria prestazione riducendo al minimo i servizi e qui riusciamo a comprendere il come riesca ad abbatte i costi una compagnia low cost.

La maggior parte degli introiti, inoltre, non deriva nemmeno dalla vendita dei biglietti.

Il guadagno principale sta in altre attività secondarie, nella politica di gestione e nel tipo di servizio offerto. Il 90% dei biglietti viene venduto tramite internet. Eliminando così tutti i costi di intermediazione e distribuzione legati alle agenzie di viaggio.

Il sito è un’importante fonte di guadagno: il grande traffico permette non solo di vendere spazi pubblicitari ma anche di permettere ad altre compagnie di offrire servizi (noleggio auto, hotel, polizze assicurative).

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La compagnia low cost grazie al servizio a ordinazione del cibo e il numero limitato di bagagli in stiva, risparmia molto tempo di sosta a terra e tutti i vari costi annessi.

In Europa la compagnia più dinamica è Wizz Air.

La compagnia ungherese nel 2021 è arrivata a guadagnare più dagli extra che dai biglietti. Prevedendo il superamento di Ryanair nel 2024/2025.

Qual è secondo te il punto di forza delle compagnie low cost?

Autore: Filippo Mussini

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