Secondo te la teoria dei vantaggi comparati di David Ricardo ha fallito?
Nei secoli passati l’obiettivo principale delle nazioni era “l’autarchia alimentare“. Cioè quella capacità di produrre in autonomia ciò che che serve al fabbisogno della nazione.
In un’ondata di ottimismo nei confronti della ragione, David Ricardo propose, all’inizio del 1800, la teoria del vantaggio comparato.
David Ricardo è un economista inglese del XIX secolo. È uno dei principali esponenti della teoria classica dell’economia politica. Ricardo riprende la teoria di Adam Smith e degli altri economisti classici. Elaborare un’unica teoria economica, in un corpo organico e coerente di leggi. A lui viene riconosciuta l’elaborazione più completa della teoria economica classica.
Questa teoria si interseca con quella del costo-opportunità di una nazione di produrre un bene in maniera più efficiente di un altro, e quindi di trarne un vantaggio.
Ad esempio il territorio italiano è più adatto alla produzione di olio rispetto a quello tedesco. A parità di lavoro la Germania ne produrrebbe di meno. La stessa cosa a parti invertite si potrebbe dire per la produzione di birra.
Secondo la teoria di Ricardo sarebbe più conveniente ed efficiente dal punto di vista macroeconomico che la Germania continuasse a produrre birra e l’Italia l’olio. Favorendone in seguito lo scambio.
In un regime di libero scambio, vigente ormai da un secolo e mezzo, le teorie di Ricardo hanno funzionato. Gli Stati di fatto vi si sono adattati, iper specializzandosi in ciò che più efficientemente producevano.
Il sistema di Ricardo funziona perfettamente in un modello cooperativo tra nazioni. Mentre entra in crisi in un sistema competitivo.
Il punto debole di questa teoria è l’eccessiva dipendenza che sia ha nei confronti di altri.
La crisi energetica del 1973 o la situazione attuale con la Russia, che vuole bloccare l’export alimentare ed energetico, ne sono dei chiari esempi.
Secondo te la teoria dei vantaggi comparati ha fallito?