Oggi 24 gennaio alle 15 si terrà il primo voto del Parlamento in seduta comune per eleggere il presidente della Repubblica.
La procedura è stabilita dalla Costituzione e da una serie di prassi che si sono cristallizzate nel corso del tempo.
Per eleggere il presidente della Repubblica è necessario nei primi tre scrutini avere la maggioranza qualificata di due terzi (673 voti) e la sola maggioranza assoluta dal quarto scrutinio in poi (505 voti).
Ci sarà un solo scrutinio al giorno, per ragioni legate alla pandemia, e teoricamente potrà essere eletto qualsiasi cittadino con più di cinquant’anni che abbia diritti civili e politici.
La costituzione non indica un limite temporale e teoricamente l’elezione potrebbe andare avanti all’infinito, in questo caso sarebbe il presidente del Senato a diventare il presidente della Repubblica reggente.
L’elezione più lunga della storia è stata quella di Leone nel 1971, con 23 scrutini necessari per raggiungere la maggioranza assoluta.
Leone, inoltre, è stato eletto con la percentuale più bassa della storia 51,4%.
Una volta raggiunta la maggioranza necessaria viene redatto il verbale dell’elezioni che verrà consegnato al neo eletto dai presidenti della Camera e del Senato.
A quel punto il nuovo presidente presta giuramento (nel giro di qualche giorno) e per prassi il presidente della Repubblica in carica si dimette, se non si è ancora concluso il suo mandato.
Chi sarà secondo te il prossimo presidente della Repubblica?
Carmelo La Manna
Hello. And Bye.