DIRITTO AL NON RESPINGIMENTO
Diritto dei migranti la Cassazione ha introdotto nel nostro ordinamento il “diritto al non respingimento” verso “un Paese non sicuro”.
FATTO
Il rimorchiatore Vos Thalassa, nel luglio 2018, dopo aver salvato più di 60 migranti nel canale di Sicilia.
Ricevette però l’ordine di riconsegnarli alla guardia costiera libica.
PUNTO CRITICO
Due migranti convinsero l’equipaggio a virare verso le coste della Sicilia. L’allora ministro dell’interno Salvini parlò di dirottamento.
LA VICENDA GIUDIZIARIA
I migranti vennero indagati e infine prosciolti dal giudice GIP di Trapani.
Secondo il Gip la condotta era scriminata dalla legittima difesa.
Di diverso avviso la Corte d’appello di Palermo, intervenuta successivamente.
Che condannò i due migranti a tre anni e sei mesi di carcere, oltre a 52mila euro di multa.
L'ULTIMA PAROLA
Dopo tre anni la Cassazione mette la parola fine alla vicenda stabilendo che:
Non commette reato il migrante che oppone resistenza a un pubblico ufficiale quando soccorso in alto mare e facendo valere il diritto al non respingimento verso un luogo non sicuro, si opponga alla riconsegna.
Leggi anche il nostro articolo sull’archiviazione delle accuse a Carola Rackete.
Carmelo La Manna