Il presidente Zelensky ha più volte chiesto all’Europa, anche con video shock, di non finanziare la guerra comprando gas e benzina dalla Russia. Ma l’Ucraina compra il gas russo.

Nemmeno il recente conflitto, infatti, ha interrotto il flusso di metano dalla Russia all’Ucraina. Kiev sta di fatto finanziando, seppur in maniera indiretta, il suo invasore.

Ma facciamo un passo indietro.

“Ufficialmente” gli acquisti di gas russo si sono interrotti nel 2015, dopo l’invasione della Crimea.

Da allora il Governo ucraino si è organizzato per trovare nuove soluzioni. Ha iniziato a costruire metanodotti per importare il gas dagli Stati europei confinanti, Slovacchia, Ungheria e Polonia.

Facendo quello che in linguaggio tecnico si chiama “reverse flow”, flusso inverso. Il gas russo, che tramite l’Ucraina (gasdotto Fratellanza) raggiunge l’Europa, poi torna indietro.

Dal 2020, grazie a nuove infrastrutture, questo meccanismo si è evoluto con il passaggio al “backhaul“, che significa “carico di ritorno”. Kiev non deve più trasportare realmente il gas russo fino in Slovacchia o in Polonia per poi ricomprarlo. Ma lo preleva direttamente dalle sue condotte.

In questo modo l’ucraina non compra il gas russo da Gazprom, ma da compagnie europee pagandolo ai prezzi del mercato europeo. (Più bassi rispetto agli accordi con Mosca).

Peccato però che il metano fornito dagli Stati europei all’Ucraina sia quasi tutto russo.

E quindi arriviamo al paradosso: Zelensky ci chiede di non fare quello che in realtà fa anche lui, finanziare la guerra di Putin comprando, indirettamente, il metano dalla Russia.

Secondo te, anche l’Ucraina in questo modo sta contribuendo a finanziare la guerra?

0 Comments

Lascia un commento

Your email address will not be published. Required fields are marked *

*

©2024 Economiain10secondi

CONTATTACI

Non siamo in giro in questo momento. Ma c'è possibile inviare una e-mail e ti tornare a voi, al più presto.

Sending

Accedi con le tue credenziali

or    

Hai dimenticato i tuoi dati?

Create Account