La classifica dei Paesi per riserve d’oro vede al primo posto gli Stati Uniti. Seguiti da Germania, Italia, Francia e Russia (Fonte: World Gold Council)

Le riserve auree di un paese sono depositi d’oro, distribuiti in varie parti del mondo. Che ogni paese utilizza a garanzia dei prestiti che contrae. Un po’ come un’ipoteca sulla casa quando si chiede un mutuo.

Inoltre, da quando esistono le banconote, le riserve auree “garantiscono” il valore della moneta nazionale.

Soprattutto a partire dagli anni ‘30 del secolo scorso, i vari paesi hanno iniziato a diversificare i propri depositi. Affiancando valute estere all’oro.

L’atteggiamento delle varie nazioni verso le valute rivela anche il livello di collaborazione e fiducia che hanno nei confronti del mercato.

La Banca centrale di Russia fino al 2018 deteneva riserve in dollari pari ad una cifra variabile tra il 43% e il 48%. Mentre negli ultimi anni ha virato radicalmente verso l’oro.

Attualmente il portfolio della Banca centrale russa è composto per un terzo da euro. Per il 22,8% da oro. Che ha superato per la prima volta il dollaro al 22,2%, e al 12% da yuan.

Al momento la Russia è il quinto paese (2168 t) per riserve auree. Dopo Stati Uniti (8133 t), Germania (3369), Italia (2451 t) e Francia (2436 t).

Ma più di tutto è interessante vedere come siano cresciute:

Dagli anni 2000 sono aumentate di sei volte, per un valore di oltre 140 miliardi di dollari. Che potrebbero aiutarla a sopravvivere alle sanzioni.

Conoscevi la classifica dei Paesi per riserve d’oro? Basteranno queste riserve per salvare il rublo?

Donato Rizzi

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