Pensione minima 1000 euro: quanto ci costerebbe?

Uno dei cavalli di battaglia della coalizione del centro-destra è di alzare la pensione minima a 1000 euro. È una proposta sostenibile e soprattutto quanto ci costerebbe?

La pensione minima è un’integrazione economica di natura assistenziale che è riconosciuta in forma completa al singolo che ha un reddito pensionistico di importo inferiore ad una soglia stabilita per legge (trattamento minimo).

Ripartendo il numero di pensionati e di pensioni per classe di importo (corrispondente a 515,58 euro nel 2020). Si osserva in generale una più ampia concentrazione nella parte bassa della distribuzione.

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La spesa per pensioni minime nel 2020 è stata pari a circa 8,1 miliardi . Se si aumentasse l’importo di tutte le pensioni minime inferiori a 515,58 euro al mese per 13 mensilità, la spesa passerebbe a circa 19,6 miliardi.

Bisogna però considerare anche i pensionati della seconda fascia di reddito pensionistico (fra 515,58 e 1031,16). La spesa per questa categoria di pensionati sarebbe pari a 13,2 miliardi. In totale si spenderebbero circa 33 miliardi.

Considerando la rivalutazione del 2,2% del decreto Aiuti Bis il costo della riforma sarebbe di circa 31,2 miliardi euro. Di cui 19,5 miliardi per sole pensioni inferiori al minimo.

Complessivamente il costo per prestazioni previdenziali nel 2021 ha raggiunto i 312 miliardi. La voce che incide maggiormente sulle uscite è quella per le pensioni anticipate, seguita dalle pensioni di vecchiaia e dalle pensioni ai superstiti.

Le aliquote fiscali che pesano sul reddito pensionistico sono tra le più alte. Ciò permette allo Stato di recuperare una parte della spesa pensionistica: nel 2019 il gettito IRPEF derivante dai redditi pensionistici è stato di 57 miliardi di euro.

Sei favorevole all’innalzamento della pensione minima a 1000 euro?

Dominich Guaddah