Microsoft è un’azienda informatica americana che si occupa di produrre, produrre e vendere software, elettronica, personal computer e servizi. L’azienda ha sede a Redmond, nello stato del Washington (USA) e venne fondata nel 1975 da Bill Gates e Paul Allen.
L’ascesa di Microsoft è direttamente collegata con la diffusione dei personal computer, di cui Microsoft si rende assoluta protagonista: con Microsoft Windows e la Suite Office, l’azienda cresce e si afferma nel panorama informatico e tecnologico che alla fine degli anni Ottanta stava iniziando ad affermarsi. È proprio la Suite Office, con Word ed Excel in primis, che diffonde Windows nelle aziende e lo rende il sistema operativo di riferimento.
Oltre al celebre sistema operativo, Microsoft all’inizio del nuovo millennio decide di espandersi anche nel settore dell’intrattenimento e, in particolare, in quello dei videogiochi: a novembre 2001 lancia Xbox, console videoludica in diretta competizione con la Playstation2 di Sony.
Dopo aver dominato l’ondata dei PC ma aver perso quella del mobile, tutto scapito di Apple e Google, Microsoft si impone come punto di riferimento della “next big thing”: il cloud computing.
Con il lancio della piattaforma cloud Azure, l’azienda guidata oggi da Satya Nadella, ha reso il suo business meno dipendente da Windows e da Office e si è riaffermata, per la prima volta dal 2002, come una delle aziende che valgono di più al mondo (in termini di capitalizzazione).
A tutto questo si aggiunge la presenza social, garantita dall’acquisizione di LinkedIn per 26 miliardi di dollari, e la proprietà del secondo motore di ricerca più utilizzato al mondo, Bing (dietro solo al colosso Google).
Oggi Microsoft fattura ben 143 miliardi di dollari (+14% rispetto al 2019) e realizza un utile netto di 44.3 miliardi, anch’esso in crescita del +13%.
Fin dove si può spingere il colosso di Redmond?
#ilpuntoeconomico
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